Impianti e pannelli fotovoltaici: il mercato estero

Il mercato del fotovoltaico all’estero è molto attivo: tra i Paesi in cui si registra il maggior fervore, da questo punto di vista, si segnalano il Giappone e la Cina, ma altrettanto interessante è la situazione del Nord Africa e del Sud America. Le piccole e medie imprese che potrebbero avere delle difficoltà a raggiungere questi mercati, ad ogni modo, non hanno nulla da temere, e possono accedere a opportunità di rilievo anche nell’Europa dell’Est. D’altro canto, il mercato italiano deve fare i conti, in questo momento, con una notevole riduzione degli incentivi generosi che in passato hanno determinato un boom clamoroso. Se è vero che i margini del mercato nazionale sono stati limitati, è diventato in un certo senso obbligatorio volgere lo sguardo verso l’estero.

Tutte le imprese si sono dedicate a questo orientamento, pur tenendo conto del peso delle singole imprese: è facile immaginare che un’impresa di piccole dimensioni tenda a muoversi soprattutto nelle zone limitrofe, e in modo non strutturato, mentre un’impresa più grande può rivolgersi anche alla Cina, all’India o al Brasile. Il sito wolmann.com è un punto di riferimento importante per tutti gli addetti ai lavori italiani, mentre all’estero i Paesi che fanno sperare in una crescita evidente sono, tra gli altri, la Romania e il Marocco, dove è stato stabilito un importante sistema di incentivi. L’investimento si rivela conveniente in tutte quelle zone in cui è stato registrato un netto calo – per non dire un crollo – del prezzo degli inverter e dei moduli.

Nel momento in cui dei mercati vicini all’Italia danno il la a una politica di incentivi, vengono in un certo senso presi d’assedio da un gran numero di aziende, così che si viene a creare una sorta di effetto rebound, cioè di rimbalzo, che a sua volta determina una revisione dei meccanismi di supporto. Di certo, per il fotovoltaico il mercato più vivace e più ampio all’estero è quello cinese: il che non vuol dire, però, che sia anche il più facile da affrontare. In effetti, da quelle parti hanno la piena consapevolezza di rappresentare il primo mercato a livello globale, in cui molti desiderano investire. Ma, in realtà, gli investimenti in Cina sono limitati, nel senso che sono permessi solo ad aziende di dimensioni importanti, a maggior ragione se l’accoglienza di un’impresa straniera può trasformarsi, per il governo cinese, in una opportunità di guadagno e di arricchimento sul piano tecnologico.

Per quel che concerne impianti e pannelli fotovoltaici all’estero, in ogni caso, tutti i mercati si contraddistinguono per dei pro e dei contro: se quelli europei in media sono maggiormente accessibili, anche per il framework regolatorio e normativo, il più grande potenziale di sviluppo è quello dei mercati emergenti, che con il Vecchio Continente hanno poco o niente a che fare. Una situazione, insomma, in bilico.