Recupero dati server: che cos’è?

A una persona non esperta di informatica potrebbe apparire strana, o comunque inusuale, la necessità di eseguire un recupero dati server, soprattutto perché questi stessi server spesso sono stati pagati molti soldi: insomma, di fronte a una spesa del genere non ci si aspetta un problema così impegnativo. Il fatto è che gli hard disk che compongono i server sono come le gomme di una bella macchina: una Ferrari ha un motore pazzesco ed è un concentrato di tecnologia all’avanguardia, ma se ogni tanto non si cambiano le gomme può lasciare comunque il suo proprietario a terra. Lo stesso dicasi per i server.

Come si può leggere sul sito Recuperodatiserver.com, sono molteplici i problemi a cui possono andare incontro i server: ciò deriva dal fatto che il Raid di un server è costituito da hard disk che, nel corso del tempo, hanno a che fare con sforzi anche consistenti, soprattutto tenendo in considerazione che la loro attività è ininterrotta. Insomma, sia i cicli di scrittura che i cicli di lettura, a meno di casi eccezionali, durano 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, visto che è molto raro che un server venga riavviato o addirittura spento. Ecco, dunque, che un utilizzo così intensivo non può non mettere a repentaglio, almeno sul lungo periodo, l’integrità delle diverse componenti della memoria di massa, al di là del fatto che sia consigliabile programmare una manutenzione periodica. In sintesi, il recupero dati server è indispensabile perché gli hard disk che fanno parte del Raid sono sottoposti, nel tempo, a un degradamento delle superfici magnetiche.

Ovviamente, chi costruisce un server è consapevole dei danni che l’usura e il trascorrere del tempo sono in grado di provocare, ed è per questa ragione che i sistemi server sono formati da più di un hard disk, con la realizzazione di copie di sicurezza effettuate su altri dispositivi. In molti casi, inoltre, in uno stesso Raid ci possono essere delle parità, le quali vengono impiegate come vere e proprie riserve di dati a cui ricorrere nel momento in cui uno degli hard disk non dovesse essere riconosciuto. Per esempio, nel Raid 5, che è il sistema Raid che viene usato più di frequente, la configurazione adottata consente al server di continuare a funzionare anche se un hard disk è danneggiato, perché prevede una tolleranza in virtù della quale i dati presenti nel sistema non vanno persi.

Al di là di tutte queste precauzioni, però, i server non sono immortali, e può addirittura succedere – per esempio per un avvenimento esterno, come un incendio, un allagamento, un corto circuito, e così via – che più hard disk dello stesso sistema smettano di funzionare nello stesso momento. In un caso del genere, la sola soluzione è il recupero dati server, da eseguire in un laboratorio specializzato.

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